Ecco la solita sparata di persone che credono di aver trovato il segreto dei cerchi nel grano. Un tizio si sveglia la mattina ed afferma che i crop circles sono tutti di stampo umano. Davvero non si sa più cosa dire. Indubbiamente quelli di matrice umana non mancano. ma per favore, tutto ha un limite. In pratica si ripete quello che avviene per gli ufo: quando non si sa che pesci pigliare allora le si spara davvero grosse. Oramai gli addetti ai lavori l’hanno ripetuto fino alla noia: i cerchi nel grano autentici NON SONO RIPRODUCIBILI con le stesse caratteristiche e le tante anomalie che li contraddistinguono. Chi riproduce crop circles lo fa in modo grossolano con una differenza abissale rispetto a quelli autentici. Ci si mettono anche tante persone impreparate nel campo, anche ufologico, che complicano non poco la vita. Uno straordinario crop circles, che vediamo nella foto in alto, fu quello di Milk Hill. Un pittogramma composto di ben 409 cerchi e 787 piedi di diametro. La formazione venne avvistata domenica del 12 agosto 2011, la mattina successiva ad una nottata di pioggia. Al suolo in pratica non c’erano tracce di passaggi di uomini o mezzi meccanici. Il campo di grano è situato sull’altopiano più alto di Milk Hill e nel punto più elevato della regione del Wiltshire, ovviamente in Inghilterra. Il campo non è visibile da nessuna strada e per poterci giungere le persone devono camminare per una quindicina di minuti. Per favore si faccia avanti un “artista” dei cerchi nel grano, si metta nelle stesse condizioni e ci disegni questo eccezionale capolavoro: abbiamo i nostri seri dubbi che ci riesca. Dovrà anche cercare di riprodurre tutte le troppe strane anomalie osservate nei pittogrammi: bussole impazzite, sibili che si ascoltano in sottofondo nelle registrazioni con videocamere, sostanze chimiche particolari, insetti scoppiati, particolari piegature degli steli, ecc.Cari scienziati ufficiali e disinformatori di turno: i crop circles non ce li toglierà nessuno. Ma eccovi l’articolo. Come direbbe qualcuno…ma per favore! Si capisce che non ce l’abbiamo con l’autore dell’articolo il quale fa il suo mestiere.
“Da quando sono apparsi quei cerchi di grano tracciati alla perfezione nella notte del 29 giugno, nel piccolo Comune astigiano di Robella (cinquecento abitanti), si sono riversati oltre seimila turisti, arrivati un po’ da tutta Italia (e qualcuno anche da Francia e Inghilterra)… Fonte: Lastampa.it