Articolo a firma del dr. Angelo Carannante, presidente C.UFO.M. alias Centro Ufologico Mediterraneo.
Rocce viventi in Romania. Incredibile fenomeno! In questo articolo, come ogni tanto facciamo, non ci occupiamo di ufo, ma di un mistero del nostro bellissimo Pianeta. Pian piano stiamo conquistando lo spazio, ma ancora non conosciamo per nulla bene la Terra.
Rocce viventi in Romania. Incredibile fenomeno!
C’è un posto in Romania dove esiste un sito immerso nella natura, tanto, che costituisce una vera e propria riserva naturale. Ebbene, ivi, sono esposte in un museo, alcune pietre denominate Trovants (tradotto: sabbia cementata), le quali hanno straordinarie proprietà quasi fossero…magiche. Da qui forse si possono anche spiegare tante credenze e superstizioni su presunte proprietà “miracolose”. Per intenderci come la pietra “Shivalingam” del film 2Indiana Jones e il tempio maledetto”, roccia che Indiana Jones deve recuperare per la floridità di un villaggio.
Immagine 1. Alcune delle rocce rumene o Trovants del Muzeul Trovantilor.
Come e quando si sono formate queste rocce rumene? Secondo la spiegazione corrente, esse si sono formate per effetto dell’attività sismica molto forte in loco. La datazione che ne fanno gli scienziati ed in particolare i geologi, approssimativamente risale a 6 milioni di anni or sono, vale a dire nell’era geologica del Cenozoico, che va da 65 a 2 milioni di anni fa, periodi del Paleogene e Neogene. Questo museo all’aperto, il Muzeul Trovantilor, dichiarato patrimonio dell’UNESCO, si trova a circa 35 km dalla località di Ramnicu Valcea.
Dal film “Indiana Jones ed il tempio maledetto”. Bellissima avventura. “Indi”, nell’ennesima missione, deve recuperare la pietra che è chiamata dal capo villaggio “Shivalingam” (tradotto significa “Beneficio, benaugurale”). Tale pietra nella realtà è uno dei tanti simboli di adorazione di Shiva in India.
Come spesso accade, quando si hanno tesori in casa, non ce se ne accorge, e in questo caso questi “gioielli” della natura vengono utilizzati dagli abitanti del luogo addirittura per le costruzioni. Le pietre Trovants, che sono un vero e proprio enigma tanto che, qualche scienziato “estremo”, pensa che sono un ibrido tra regno animale e regno minerale. Esse per alcuni aspetti assomigliano alle radici delle piante: sembra assurdo ma è proprio così. Infatti, nel loro interno hanno delle ramificazioni, dei “canali”, esattamente come i vegetali e che servono a nutrirsi raccogliendo l’acqua. La forte somiglianza con le piante è accentuata anche dalla presenza di cerchi concentrici, caratteristica molto evidente negli alberi.
Le pietre rumene, presentano un aspetto che ne denota la caratteristica di essere state lavorate e quindi si tratterebbe di reperti artificiali. Esse si comportano quasi come se in esse fosse stato instillato il seme della vita: in poche parole sembra, dal loro comportamento, che siano vive. Infatti, basta il solo contatto con il nostro elemento vitale principale cioè l’acqua, perché inizino a riprodursi ed anche a svilupparsi ed a crescere proprio come gli esseri del regno animato, solo del quale sapevamo esistere questa prerogativa. Dal punto di vista strettamente scientifico, si pensa che sia proprio l’acqua che, entrando in contatto con i sali minerali (che ovviamente sono sostanze chimiche) delle rocce le fa aumentare di volume per la forte pressione che si produce.
I Trovants, che hanno dimensioni da pochi millimetri fino a una decina di metri, sono anche capaci di “camminare” e spostarsi proprio come le pietre della Death Valley in California o Valle della Morte negli Stati Uniti. Qualcun altro afferma invece che queste pietre non camminano. Come accennato, alcuni ricercatori ritengono che queste pietre sono attive e vitali, come accade in siti particolari in alcune zone del mondo: un ruolo centrale lo giocherebbe anche l’attività di alcuni batteri, colonie di microrganismi chiamati cianobatteri, che sono stanziati all’interno di esse. L’aumento delle dimensioni del volume delle pietre è causato dall’alta concentrazione di sali minerali che si trova nell’impasto che le compone. Quando l’acqua, specie dopo abbondanti pioggie, entra a contatto con queste sostanze chimiche, si determina un aumento della pressione interna che genera la caratteristica crescita.
Le pietre nella foto si trovano nella riserva marina di Hamelin Pool in Australia (fonte: focus.it).
Le colonie di microrganismi, batteri di cui sopra, con la fotosintesi clorofilliana formano un sostanza fangosa, facendo si che si depositi un muco il quale si stratifica dando “vita” a questi scogli “animati”, che cambiano frequentemente aspetto e forma. Come detto prima, più sono di grandi dimensioni e più l’età è antica. Queste rocce vengono chiamate stromatoliti e, a parere degli studiosi, sono tra le “forme di vita” più arcaiche del nostro pianeta.
Rocce viventi. Mistero svelato?
Vi invitiamo, proprio per la bellezza del film e la pietra “magica” che mister Jones deve recuperare, a godervi oltre al video delle pietre del Muzeul Trovantilor, anche due trailer (uno è quello originale) di “Indiana Jones e il tempio maledetto”, gran film che personalmente trovo inebriante e spettacolare. Dunque, in conclusione, per le rocce rumene mistero svelato? Un poco si, perchè le teorie scientifiche pur hanno il loro valore. Ma un alone di mistero permane, visto che gli stessi studiosi continuano ad avere enormi dubbi proprio per la particolarità di queste rocce viventi.
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