Post di Ennio Piccaluga. Pur operando da pochi anni, il Cufom è seguita da un gran numero di appassionati, e sul web sono tantissimi i link che ad esso fanno riferimento. Il motivo è da ricercare nelle molteplici attività del centro che ha analizzato un’infinità di casi proposti dai frequentatori del nostro sito. La stampa nazionale, nessuna testata esclusa, ha più volte riportato ed evidenziato i casi da noi studiati, riconoscendo implicitamente l’affidabilità delle nostre ricerche e l’impegno profuso con continuità. Con questo non voglio affermare che abbiamo sempre proposto casi di autentici Ufo o di astronavi extraterrestri, ma che il Cufom esplica con dedizione una instancabile attività di indagine allo scopo di chiarire tanti casi che sembrano in un primo momento inspiegabili. In tutta la casistica ufologica rimane sempre un 5% di avvistamenti che restano irrisolti ed è proprio questo 5% che da un senso alla nostra attività e rappresenta il vero risultato di tanto impegno. Ricerche sul campo, raccolta dati, interviste, manutenzione del sito, partecipazione a trasmissioni televisive, interviste radio e la pubblicazione on line del CUFOM Magazine richiedono impegno e disponibilità, oltre che competenze specifiche. Tutto ciò viene fatto tra l’altro senza fine di lucro ma per pura e semplice passione. Il web ricambia tutto ciò rilanciando i casi da noi studiati che, oltre che dalla stampa nazionale, vengono sempre più spesso rilanciati dai media internazionali. Per rendersene conto, basterà battere la parola “Cufom” su Google per ottenere un’infinità di risposte e di citazioni, praticamente tutte improntate ad un riconoscimento dell’interesse che riusciamo a generare ed ad un giudizio lusinghiero del Cufom. Non proprio tutte, in verità, in quanto ce n’è una (o forse due) che critica con acrimonia ogni nostra attività. Per costoro niente di tutto ciò che scriviamo va bene. Tutto ciò può rientrare tranquillamente nell’equilibrio esistenziale fra cose belle e cose brutte e nella libertà che è concessa ad ognuno di esprimere la propria opinione. Ma qui non si tratta di libertà di opinione: queste critiche sono improntate ad un’aggressività ingiustificata, ed espresse con un linguaggio da postribolo che stride fortemente con la pretesa di rappresentare la vera scienza. Il turpiloquio spesso adoperato e il giudizio a priori sempre esposto tolgono loro ogni credibilità e sminuiscono anche le poche cose giuste che accidentalmente potrebbero esporre. Il fatto poi di adottare un atteggiamento improntato alla costante derisione, ma spesso anche all’offesa personale, lascia molto da pensare sulla vera identità di di questi soggetti. Riporto in proposito il brano di una conferenza del noto (e grande) ufologo Roberto Pinotti: “esistono in rete delle brigate prezzolate che spargono sterco per confondere le idee nell’ufologia…..”. Ma è davvero possibile che esista qualcuno che viene pagato per screditare ogni voce che nell’ufologia rischia di diventare troppo credibile? Non dò in merito una risposta certa, ma medito molto sul fatto che, battendo su Google la parola Cufom, la prima o la seconda risposta sarà relativa ad uno di questi soggetti. Fra centinaia di risposte, costoro occupano sempre i primi posti. Lo stesso avverrà se scrivete “Ennio Piccaluga”: centinaia di siti ne parlano con evidenza o perlomeno con interesse e curiosità, mentre uno ( o due) inveisce con tono aggressivo, canzonatorio o volgare, ma anche in questo caso al primo o secondo posto fra le risposte sul web. Perché dico ciò? Perché riuscire a stare al primo posto su Google fra centinaia (se non migliaia) di risposte richiede tecniche avanzate di programmazione se non la disponibilità a pagare discrete somme a Google. Fra l’altro ricordo bene che finchè, in Acacia Edizioni, sono stato direttore responsabile di Area di Confine, il mio computer è stato soggetto ad una permanente attività di hakeraggio messa in atto da qualcuno che cercava in ogni modo di venire a conoscenza con anticipo di ciò che sarebbe stato pubblicato sulla rivista. Attività da me contrastata con armi altrettanto sofisticate con cui riuscivo ad eliminare quotidianamente dal mio PC da 50 a 100 virus e tentativi di intrusione. Questa attività è cessata per incanto subito dopo la cessazione della pubblicazione della testata da me diretta. Tengo in ogni caso a specificare che non ci disturba né ci impensierisce il continuo ed instancabile “starnazzare” di questi soggetti, ma è questa un’occasione per far presente che purtroppo l’ufologia è ancora sottoposta a rigidi controlli ed a trame cospiratorie che si estrinsecano con il discredito e la derisione di coloro che se ne occupano con continuità. Discredito e derisione che non si fermano davanti a nessuno: ricordo bene come la stessa, compianta Margherità Hack fosse stata, dai soliti ignoti, definita come “rincitrullita” per aver espresso delle posizioni possibiliste in tematica UFO. Lo stesso è avvenuto nei confronti di astronauti che hanno deciso di parlare di esperienze Ufo da loro vissute, né è stato esente da attacchi il noto fondatore del CUN, Roberto Pinotti, così come viene definito “fuori di testa” chiunque tocchi l’argomento Ufo, si trattasse anche di un presidente USA o, come già è avvenuto, di qualche importante ministro del Canada o della Russia. E chi potrebbe portare avanti questo progetto se non qualche soggetto “prezzolato” e quindi privo di quella imparzialità richiesta per essere considerato sereno e credibile nel dare giudizi? Pur denunciando questi “mercenari” che in rete “spargono sterco” sull’ufologia e su chi se ne occupa, se pur malvolentieri sono costretto ad esternare nei loro confronti un senso di gratitudine, in quanto costoro si occupano solo di chi in questo campo riesce a conquistare un posto di rilievo. Con la loro acrimonia e le loro critiche essi stilano una classifica che consente di capire chi nell’ufologia rischia di occupare una posizione di rilievo. Quindi, fatto salvo coloro che saranno da noi perseguiti civilmente e penalmente per le offese personali e le calunnie, esprimiamo la nostra gratitudine a tutti i “critici” che con i loro continui attacchi riconoscono l’importanza e l’incisività dell’operato del CUFOM.