Terra cava. Un mistero tutt’altro che risolto…ma difficile da configurare. Di Angelo Carannante. Siamo oramai abbondantemente nel corso del XXI secolo, ci siamo avventurati sempre più lontano nello spazio. La luna è stata oramai conquistata da alcuni decenni e tra alcuni anni lo sarà anche Marte. Le sonde spaziali hanno già oltrepassato il sistema solare. Le tecnologia specie a livello di elettronica ha compiuto sbalorditivi progressi forse frutto anche della cosiddetta retro ingegneria aliena, cioè copiata dagli extraterrestri. Ma esiste un vero e proprio paradosso: non conosciamo a fondo (è proprio il caso di dirlo) la nostra terra in superficie ed a maggior ragione nelle profondità oceaniche e del sottosuolo terrestre. Sembra assurdo ma è proprio così.
TERRA CAVA. E SE LA TERRA FOSSE DAVVERO CAVA?
Fonte immagine: ilnavigatorecurioso ma anche tanti altri siti.
E se davvero non fossimo di fronte a fantasiose teorie e la terra al suoi interno fosse davvero cava? Chi può affermarlo con certezza? Un esimio scienziato che risponde al nome di Edmond Halley fu tra i primi a teorizzarlo. Non dimentichiamo che era un grande astronomo scopritore dell’omonima e famosissima cometa. Molti ricercatori sostengono che verso il centro della Terra si celi il segreto delle nostre origini e che l’umanità anziché spendere tanti soldi per inutili missioni spaziali dovrebbe concentrarsi sul nostro Pianeta ed esplorarlo in fondo una volta e per tutte. E si avvalgono di alcuni fatti realmente accaduti e di siti terrestri che proverebbero quanto da loro sostenuto.
CONFORMAZIONE DEL SOTTOSUOLO TERRESTRE.
La terra è formata da zone temperate adatte alla vita ed altre dove le condizioni sono estreme ed impossibili, come i deserti disseminati in diverse aree, oppure come i ghiacciai eterni tipici dei poli. A causa della posizione che occupa sulla Terra, il Polo Nord vede i raggi solari colpirlo con una particolare inclinazione che determina condizioni di scarsa luce per diversi mesi all’anno, con temperature bassissime. Di media meno di 60° sottozero. Di sovente la denominazione polo nord è usata per individuare quell’area detta Artide o anche il territorio compreso all’interno del circolo polare artico. Per mera curiosità sottolineamo che al Polo Sud le temperature sono sensibilmente più basse rispetto al Polo Nord. Ecco dunque un’immagine delle conformazione del sottosuolo terrestre.
Fonte immagine: www.comequando.it
L’uomo non ha raggiunto e nemmeno è arrivato nei pressi del nucleo, per cui molte informazioni sono interpolazioni e deduzioni più che dei fatti reali e concreti. Ci si è basati così su misurazioni del magnetismo, della gravità terrestre e delle onde sismiche Tuttavia diversi elementi sono o perlomeno si ritengono sufficientemente affidabili e reali. Tenendo dunque d’occhio lo schema della figura qui sopra, i geologi sostengono che la roccia diciamo immediatamente sotto la superficie terrestre, approssimativamente nel Circolo Polare Artico o meglio sotto il Polo Nord e l’Oceano ha uno spessore che può essere anche di ben 48 chilometri. Poi, via via che si scende verso il Centro della Terra abbiamo strati di materiale sempre più fuso reso tale dal nucleo terrestre che consta di nichel e ferro.
UN ACCESSO SEGRETO DAL POLO NORD VERSO UN MONDO IGNOTO NEL SOTTOSUOLO TERRESTRE?
Ecco il fulcro di quest’articolo. Un presunto accesso segreto dal Polo Nord verso un regno fantastico situato nel sottosuolo terrestre. A prima vista sembrerebbe una vera e propria assurdità per pazzi o visionari. Ma scendiamo nei dettagli. I sostenitori della Terra Cava affermano senza mezzi termini che non è affatto vero che il nostro Pianeta abbia un nucleo fuso al suo centro. Addirittura, una vera e propria eresia per la scienza dominante, la Terra sarebbe cava ed il suo nucleo sarebbe in realtà vuoto. Al posto del nucleo ci sarebbe un sole sospeso che per l’appunto la riscalderebbe. Abbiamo già detto sopra che Halley nel 1961 fu il primo a formulare questa teoria, perorando uno schema di tante sfere concentriche forse abitate. Queste sfere, aventi dimensioni di Venere, Marte e Mercurio, sarebbero situate nel sottosuolo terrestre vorticando in maniera indipendente le une rispetto alle altre, determinando anche il graduale spostamento del polo magnetico terrestre verso ovest. Tali gusci sarebbero separati da un’atmosfera. Qualcun altro come lo scrittore di fantascienza L. Sprague de Camp ed il divulgatore Willy Ley hanno detto in un documentario intitolato “Lands Beyond” del 1952 che anche Eulero avrebbe proposto l’idea di una terra cava, ma senza la presenza di strati multipli; in compenso al centro della terra sarebbe situato un sole di ben 1000 km di diametro, che illuminerebbe l’interno e farebbe vivere una civiltà avanzata.
Fonte immagine: http://sebirblu.blogspot.it/
Nell’anno 1818 John Cleves Symmes, Jr., già capitano dell’esercito degli Stati Uniti, ipotizzò che la Terra fosse formata da un guscio cavo spesso 1300 km. Invece ai due poli vi sarebbero due cavità di 2300 km di diametro. Questa teoria un po’ complicata prevedeva anche quattro gusci interni, pure con aperture ai poli. Symmes propose di mandare degli esploratori al Polo Nord per cercare queste leggendarie aperture ed addirittura ne fece parlare davanti al Congresso statunitense dal senatore James McBride.Anche un altro ricercatore, Jeremiah N. Reynolds, aderente della teoria, disse che era indispensabile effettuare una spedizione alla ricerca del famoso passaggio segreto. Reynolds organizzò una spedizione al Polo Sud col sostegno del presidente Adams. Ma fu un disastro per la spedizione, con Reynolds che non riuscì a parteciparvi anche se quell’impresa era anche opera sua.E arriviamo così, dopo varie altre vicende e personaggi fautori della teoria della terra cava, all’Ammiraglio della Marina Americana Richard Evelin Byrd. Egli, nel 1926 affermò di essere arrivato al Polo Nord ma senza provare quanto asseriva, mentre nel 1929 volò sopra all’Antartide primo uomo nella storia. Ma leggiamo dal sito “isoladiavalon.eu” i seguenti particolari ( vi consigliamo l’articolo molto bello e da cui è tratta la seguente immagine):
“Byrd…fu invitato, nel 1938, dalle autorità naziste a partecipare alla spedizione antartica “Neuschwabenland” dell’inverno 1938/1939, ma rifiutò. La più importante spedizione antartica fu la quarta, l’Operazione Highjump. Nel 1946, il Segretario della Marina Forrestal organizzò la più imponente spedizione antartica mai realizzata fino ad allora ed anche in seguito nessuna ha mai raggiunto l’imponenza dell’operazione Highjump, tanto da far pensare ad un’operazione militare. Insieme alla nave Mount Olympus c’era la portaerei Philippine Sea e 13 navi appoggio, con decine di aerei, idrovolanti, elicotteri. I partecipanti erano più di 4500.L’armata era divisa in tre gruppi, orientale, centrale e occidentale. Il gruppo centrale giunse nel Mare di Ross il 30 dicembre 1946, e iniziò ad effettuare le esplorazioni previste. La spedizione terminò bruscamente alla fine del febbraio 1947 e rientrò sei mesi prima della data prevista anche a causa di alcuni gravi incidenti tra cui la caduta di due elicotteri, senza conseguenze per gli equipaggi. Il più grave avvenne il 30 dicembre 1946. Dalla USS Pine Island partì per l’ennesima ricognizione fotografica uno dei sei idrovolanti Martin PBM-5A Mariner in dotazione, il George One, che, dopo un po’ di tempo, venne a trovarsi in una zona a visibilità zero. Urtò un iceberg. Dallo squarciò fuoriuscì del carburante e ciò ne provocò l’esplosione, evento non infrequente negli aerei di questo tipo. Dopo lunghe ricerche, i superstiti vennero ritrovati dal George Two, l’11 gennaio 1947.
Fonte immagine, dove trovi proprio un articolo in proposito: ilnavigatorecurioso.it
Sei membri si erano salvati, tre erano morti. L’11 Febbraio 1947 venne scoperta la cosiddetta oasi di Bunger, In quel giorno il comandante di un idrovolante PBM mariner, David Eli Bunger, dichiarò di aver visto uno spettacolo stupefacente: una grande zona scura di terra in mezzo ai ghiacci polari. Gli uomini nella cabina di guida videro improvvisamente un punto scuro sopra l’orizzonte bianco ed, avvicinatisi, non credevano ai loro occhi. Avevano trovato una vera e propria oasi. Bunger ed i suoi, dopo aver controllato con attenzione la regione, fecero ritorno alla USS Pine Island per fare rapporto su ciò che avevano visto. Vi tornarono successivamente e riuscirono ad ammarare in uno dei laghi. L’acqua era dolce e calda per l’Antartide, circa 30°, e all’interno gli uomini trovarono alghe rosse, blu e verdi che davano ai laghi il loro colore caratteristico. Il paesaggio sembrava vecchio di migliaia di anni, quando la terra emergeva dai ghiacci dell’ultima glaciazione, Byrd successivamente descrisse tale scoperta “di gran lunga la più importante”, della spedizione. Dopo poche ore, in tutto il mondo i quotidiani pubblicavano notizie su quell’oasi. Byrd decise per il 19 Febbraio 1947 di ripercorrere la rotta di Bunger. Come d’abitudine prendeva appunti precisi e costanti sul diario di bordo. Poco tempo dopo il volo di Byrd, l’intera spedizione rientrò in patria. L’unico articolo in grado di spiegare l’arcano fu quello del prestigioso quotidiano cileno El Mercurio di Santiago del 5 marzo 1947.
Fonte immagine: “isoladiavalon.eu”
L’articolo di Lee Van Atta riportava “che l’ammiraglio Richard E. Byrd riferiva sull’importanza strategica dei Poli” dalla Mount Olympus.Concludeva con la seguente dichiarazione: “L’ammiraglio Byrd ha dichiarato oggi che è di importanza fondamentale per gli Stati Uniti attuare misure difensive contro la possibile invasione del paese di mezzi aerei in partenza dai Poli.” Secondo alcuni occultisti egli si riferiva in realtà ad oggetti volanti non umani in grado di volare a grandissima velocità da un Polo all’altro, con cui era venuto in contatto. Alcuni sostengono che il resoconto dell’Ammiraglio Byrd sul suo volo all’interno della Terra sia descritto nel suo diario segreto pubblicato negli anni ’90, quasi quarant’anni dopo la sua morte. Ma gli scettici ritengono che il diario sia un falso e sottolineano come nel febbraio del 1947, nello stesso periodo in cui l’ammiraglio avrebbe visitato il mondo situato sotto il Polo Nord, in realtà partecipava ad una grossa spedizione navale chiamata High Jump, a ventimila chilometri di distanza, vicino al Polo Sud. Secondo alcuni, la partecipazione di Byrd a questa vasta operazione militare al Polo Sud è solo una storia di copertura che gli permise di precipitarsi dall’altra parte del pianeta senza essere seguito dai media. Si tratta di un mito, perchè nessuno è in grado, attualmente, di dimostrare la veridicità della Teoria della Terra Cava.
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Tuttavia, si tratta di un mito grandioso e che potrebbe avere legami molto stretti con un nucleo storico antichissimo. Come nasce l’idea, in alcune religioni, dell’esistenza di un mondo degli “inferi“, cioè inferiore, abitato da demoni e mostri? E il mito greco dell’Ade? Potrebbero esserci grandi spazi aperti all’interno della Terra in cui vivono civiltà aliene avanzate? è possibile che gli “dei” extraterrestri siano davvero venuti sulla Terra secoli fa e abbiano nascosto le prove del loro viaggio in una serie di grotte e tunnel sotterranei? Forse abbiamo appena scalfito la superficie dei misteri sotterranei del nostro pianeta. Ma se è così, quali indizi del nostro lontano passato aspettano ancora di essere scoperti…?”Per altri particolari ed ampliare la questione clicca sul seguente link molto interessante: http://www.isoladiavalon.eu/terra_cava/articoli/lammiraglio-byrd.html .
CONCLUSIONI
Fonte immagine: www.stromboli-eolie.it
Certo, temi affascinanti oltre ogni immaginazione. Vengono in mente le mirabolanti avventure dei protagonisti del celeberrimo romanzo di Giulio Verne “Viaggio al centro della terra” che tante generazioni ha affascinato e fatto volare con la fantasia. Ecco cosa scrive wikipedia: “Viaggio al centro della Terra (nell’originale francese Voyage au centre de la Terre) è un romanzo fantastico di Jules Verne del 1864. Narra di un viaggio fantastico nelle profondità del mondo. Come altre opere dello stesso autore, è considerato un romanzo scientifico, precursore della fantascienza. È inoltre un’opera precorritrice del tema avventuroso del “mondo perduto”.
Allo stato attuale non abbiamo prove per poter confermare che la terra sia effettivamente cava e tantomeno che al suo interno viva una qualche forma di civiltà o addirittura degli alieni. Forse la terra cava ha a che fare con la storia della basi sotterranee degli alieni? Potrebbe trattarsi in fin dei conti di una conferma del caso Amicizia? Perché no! Potrebbe anche darsi, vista la capacità degli amici (alieni o W56) di creare con facilità irrisoria delle basi sottoterranee, che quelli avvistati in quei fatidici anni siano appunto dei siti provvisori degli extraterrestri poi dismessi e quindi non più visibili. Però potrebbe anche trattarsi di tutta un’illusione e montatura. Anche perchè del caso Amicizia avremmo bisogno di ulteriori conferme. Solito ed annoso problema dell’ufologia sul vero o falso.
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