Immagine 1.
Due ufo ad Apice il 29 luglio 2014 inquietano una famiglia. C’è una zona d’Italia, esattamente quella del Sannio, che tradizionalmente è ricca di avvistamenti ufo e che ancora una volta si conferma area calda, come è d’uso definire in gergo questi territori molto frequentati dagli ovni. Diciamo che quest’area, si inserisce in quella più vasta ad alto tasso d’incidenza ufo che è la Campania. Non dimentichiamo che ad una cinquantina di chilometri di distanza c’è il famoso territorio che abbraccia Alvignanello, Ruviano, Caiazzo, ecc., proprio ai confini del beneventano, dove sono si sono svolti episodi degni della migliore tradizione ufologica, quali rapimenti alieni (Gricignano di Aversa), probabili atterraggi di ufo (Ruviano), mutilazioni animali ed avvistamenti di strani esseri ed ufo (Alvignanello) ed infine non mancano anche fotografie ed altre segnalazioni da altre zone limitrofe quali ad esempio Guardia Sanframondi. Parlavamo della Campania: non a caso, proprio dalla Campania abbiamo un numero di segnalazioni certamente al di sopra della media che inseriscono questa regione ai primi posti con riguardo al tasso di incidenza ufologica. Forse perchè il C.UFO.M. avendo la sede centrale in Campania offre un sicuro punro di riferimento alla gente sul territorio? Può darsi! Probabilmente non è un caso di conseguenza, che Benevento sia definito come il paese delle streghe. I ricercatori sanno bene che gli ufo sono stati spesso associati in termini di razionalizzazione, al livello culturale dell’epoca in cui sono stati fatti gli avvistamenti. Nell’antichità, quando si vedeva ad esempio un ufo sigariforme si parlava di travi ardenti. Invece nel medio evo si associavano i fenomeni ufologici a streghe, manifestazioni diaboliche, ecc. E così via. La storia che vi accingiamo a raccontare, frutto non di fantasia ma di fatti realmente accaduti molto recentemente, si inserisce nella migliore tradizione ufologica. Gli ufo non sappiamo proprio chi li guida o comanda, insomma esseri ignoti ed anonimi proprio come i nostri tre testimoni che fantasiosamente chiameremo Antonio, Silvana e Paola.
Immagine 2. Panoramica dei luoghi dell’avvistamento. Foto scattata qualche giorno prima dell’avvistamento.
Ufo ad Apice. 29 luglio 2014 ore 23,30.
29 luglio 2014, ore 23,30. Gradevole frescura di una serata estiva e cielo bellissimo. Stelle molto visibili, quasi che l’universo fosse a portata di mano. Antonio, è perso, mentre fuma una sigaretta, nell’ ammirare l’inenarrabile bellezza del firmamento, come spesso ama fare avvolto da quell’incantevole vegetazione in cui è immersa la sua abitazione. E’ una di quelle notti in cui non vorresti mai andare a dormire, perché non ti andrebbe di sprecare un solo attimo della tua vita. In altre parole ti senti parte di un fantastico quadro dipinto dal nostro creatore particolarmente ispirato nel confezionare un simile capolavoro. Mentre si guardava intorno, l’attenzione di Antonio veniva attratta da una strana luminosità al di sopra del Convento di Sant’Antonio: chissà quante volte i frati Cappuccini avranno osservato strani velivoli scorrazzare nei cieli apicesi. Dal balcone a piano terra. dove in quel frangente si trovava, riusciva a vedere abbastanza bene quello strano oggetto volante non identificato che si librava approssimativamente a qualche centinaio di metri di quota. Aveva una forma schiacciata a uovo posto però in orizzontale. Un aereo? Si chiedeva! Certamente no poi aggiungeva tra sé e sè. Li aveva visti tante volte gli aerei, ma quell’oggetto proprio non lo era. E così ad una ad una escludeva tutte le possibilità convenzionali che gli venivano in mente: lanterne cinesi, astri, palloni sonda, satelliti e così via. In fin dei conti il cielo lo conosceva bene!
Immagine 3. Ricostruzione. L’ufo emette dei raggi bianchi.
Antonio richiama l’attenzione di Silvana e Paola sulla presenza dell’ufo.
A questo punto, dopo pochi secondi, il nostro, richiamava l’attenzione di Silvana e Paola, le quali a loro volta restano alquanto sconcertate dallo spettacolo. A tutti loro le dimensioni dell’inusuale ospite volante apparivano di alcuni centimetri di diametro, un poco più grande di una palla da tennis. Cosa diavolo può essere…si domandavano. Considerata la distanza di circa 500-600 metri in linea d’aria, l’oggetto si poteva stimare in alcuni metri di diametro. Era di un arancione piuttosto forte e completamente immobile: quale oggetto di fabbricazione umana, nel più assoluto silenzio può restare sospeso in aria e senza emettere alcun rumore o suono? Vista la tarda ora sembrava quasi che l’ovni dormisse! Ma ecco che cominciava ad emettere dei sottili raggi luminosi bianchi dalla sua sagoma. Il fenomeno confermava ancora una volta la probabile non convenzionalità dell’enigmatico ospite. Dopo circa un minuto, stufo evidentemente dello spettacolo dato l’ufo scomparve, lasciando dietro di sé una coda di commenti degli astanti. Infatti ne seguì un vero e proprio dibattito.
Immagini 4 e 5. Altri due frame del disco volante di San NicolaManfredi del 13 giugno 2010 e giorni seguenti.
Un silenzio irreale.
A proposito, disse uno dei presenti, i gatti…dove sono i gatti? In quei minuti non ce n’era neppure uno. Ma come è possibile? Loro che ci fanno compagnia tutte le sere, pensava Antonio. Una circostanza decisamente strana ed inusuale. Intanto, l’atmosfera di forte paranoia veniva accentuata da un’altra stranezza. Non solo si erano dileguati i gatti, ma tutt’intorno non si sentiva un solo animale che facesse il proprio verso. Tutti muti, tutti zitti! Le rane non gracidavano, gli uccelli non cinguettavano, i cani non abbaiavano, i grilli e le civette completamente ammutoliti. Qualcosa proprio non quadrava, e questo aumentava l’inquietudine della famiglia. Già si erano verificati altri avvistamenti di ufo in passato in quei paraggi, come diremo più avanti, ma questa volta sembrava diverso. Perché non si udiva il verso di nessun animale?
“La sonda aliena”.
Immagine 6. Bellissime illustrazioni del nostro socio anche artista Raffaele di Grazia. Si vede il percorso della sfera.
Erano passati una decina di minuti dalla sparizione dell’ufo a forma di uovo, ed ecco quello che proprio non t’aspetti. Un avvenimento che ha dell’incredibile. Insomma, un po’ come avviene per i terremoti. Si verifica una forte scossa, poi di norma ne succede una più debole o al massimo uno sciame sismico. Invece, quella notte accadde il contrario e cioè un secondo evento ufologico ancora più “forte” ed importante (perché diversamente proprio non lo sappiamo spiegare) e che lasciò letteralmente tutti di stucco ed impietriti. Infatti, uno dei tre, nel giardino antistante la propria casa, sul lato diametralmente opposto a quello dove era apparso l’ufo “madre”, non potette fare a meno di notare una specie di luce, anche questa di una decina di centimetri di diametro, che iniziò a scorrazzare tra la vegetazione. I tre erano attoniti, stupiti, scioccati. Di più! Vista l’irreale situazione, Antonio, Silvana e Paola decisero di rientrare precipitosamente in casa, osservando il fenomeno attraverso la finestra da un punto più sicuro. La “sonda” era sferica, a pochi metri dal suolo, di colore giallino, completamente silenziosa come l’ufo “madre”. Uno dei testimoni ha letteralmente affermato che l’oggetto spariva da un punto e poi riappariva in un altro. Ma, le indagini del C.UFO.M. cioè nostre, hanno permesso di appurare che verosimilmente il globo volante si spegneva e nel contempo continuava a spostarsi accendendosi un po’ più avanti, dando quindi l’impressione di apparire e scomparire. Uno dei testimoni ha detto di aver osservato due luci piccole all’interno della sfera, la quale ha proseguito il suo percorso in direzione della vallata su cui affaccia la casa, Quando i testimoni credevano che fosse tutto finito, il piccolo globo si è ripresentato ad un’altezza di pochi metri superiore a quella di prima, salvo poi sparire del tutto.
Casistica.
Un avvistamento, quello del 29 luglio 2014 di Apice, di cui non ci sono immagini tanta è stata la sorpresa e lo stupore degli accadimenti. Succede spesso in questi casi inesplicabili e fuori da ogni schema ordinario, che il cervello umano vada per così dire in blocco per cui “avvolti” dalla spirale degli eventi, immortalare o riprendere i fenomeni è l’ultima cosa che ti viene in mente. Anche perché non è detto che riprendere gli ovni con apparecchi tecnologici sia impresa sicura, atteso che spesso essi si bloccano o addirittura non riprendono gli ufo che si inquadrano. Tuttavia, anche in assenza di immagini il cui valore nell’odierna era digitale è quello che è, si tratta di un caso con alto grado di affidabilità, perché abbiamo conosciuto i testimoni, persone serie ed attendibili, perché Apice e zone limitrofe non sono nuove ad eventi ufologici ed infine perché entrambi gli oggetti avvistati sono presenti nella casistica addirittura della stessa zona. Il fatto molto significativo ed inoppugnabile è che l’oggetto ovale è stato avvistato altre volte nelle vicinanze. Infatti, il C.UFO.M. indagò su un ufo file del 26 settembre 2011 a San Giorgio del Sannio, paese in pratica confinante con Apice, quando venne avvistato il seguente oggetto volante non identificato.
Immagine 7. Ricostruzione dell’ufo avvistato a San Nicola Manfredi il 26 settembre 2011. Sconcertante è la similitudine con l’ufo di Apice del 29 luglio 2014. Lo stesso ufo?
Come si vede la somiglianza con l’ufo “madre” di Apice è a dir poco notevole. Anche in questo caso l’ovni è ovale soltanto che era posizionato in verticale. Esso emetteva ugualmente dei raggi luminosi. L’ovni, disse uno dei tre testimoni che venne ospitato durante una nostra riunione come si vede dalla seguente fotografia durante una nostra riunione del 26 aprile 2012 quasi galleggiava in aria come se fosse nell’acqua ed aveva un movimento simile a quello di un aquilone
Immagine 8. Riunione svolta durante le indagini dell’avvistamento ufo di San Nicola Manfredi del 26 settembre 2011.
alternando movimenti lenti ad altri a scatti, nonostante la serata fosse molto calma e solo con qualche nuvola. Dopo aver osservato per circa 1 minuto e 30 secondi le strane evoluzioni dell’ufo, che alcune volte sembrava quasi girare in tondo, l’oggetto svaniva verso l’alto. Quindi durata dell’avvistamento simile a quello di Apice, come simile è il modo di sparire con un moto disordinato e verso l’alto. Somiglianze decisamente impressionanti. L’altezza a cui si librava l’ufo, dice il teste, poteva essere di circa 700-800 metri e la grandezza era quella della luna piena. Il colore era di un arancione piuttosto vivo. Altra testimonianza di un oggetto ovale ci venne da Annamaria che tra luglio ed agosto del 2011 verso sera vide anche lei un oggetto ovale tra i paesi di Apice e Sant’Arcangelo Trimonte. Una conferma ulteriore dell’avvistamento di questo oggetto già avvistato in passato nella stessa zona viene da una testimonianza relativa ad un ufo avvistato il 10 – 11 agosto 2014, alle ore 4,30 – 4,45 (mattina) tra Apice e San Nicola Manfredi in località San Cumano in Benevento. Il cane di una signora (e qualche altro nei dintorni) abbaiava in camera da letto, per cui la stessa usciva fuori casa per capire cosa stesse accadendo. Il tempo era sereno, senza vento, era buio e si vedevano stelle. L’ufo era di colore rossastro e una circonferenza concentrica interna era di colore rosso più scuro. Sui contorni era illuminato da tante luci bianche chiare rispetto alla sfera rossa.
Immagine 9. Ricostruzione dell’ufo avvistato vicinissimo ad Apice tra il 10 e 11 agosto 2014. Abbiamo l’impressione che si tratti sempre dello stesso tipo di oggetto.
La grandezza era quella di una parabolica, ad una quota che la testimone non sa stimare e più spostato sulla sua sinistra guardando verso Benevento. L’avvistamento è durato diversi minuti. La testimone era come paralizzata per la stranezza dell’oggetto, che rimaneva fermo per tutto il tempo. La testimone aveva addirittura paura che la prelevassero gli alieni. Alla fine l’ovni è scattato a zig zag verso l’alto ed è sparito. Non emetteva alcun rumore. Un altro caso famoso che su youtube totalizzò quasi 100.000 (centomila) visualizzazioni fu quello di San Nicola Manfredi quando furono scattate diverse foto ad un ufo e fatti alcuni video. Ecco di seguito un’immagine dal filmato di allora:
Immagine 10. Ufo di San Nicola Manfredi del 13 giugno 2010. Venne conosciuto in tutto il mondo ed il nostro sito letteralmente esplose per le visite da ogni parte.
L’oggetto fu avvistato più volte. Un avvistamento, dobbiamo dire, che vide gli appassionati e scettici ferocemente schierati l’uno contro l’altro perché i primi sostenevano che era un riflesso, mentre un’altra fazione diceva che si trattava di un ufo vero e proprio. Ed ancora ricordiamo una testimonianza del 18 ottobre 2013 da Milano quando un’altra testimone vide in Via delle Forze Armate un oggetto tondeggiante luminoso bordato da una luce azzurrina che sfrecciava nel cielo verso viale legioni romane.
“Ufo sonda”.
Anche l’ufo piccolino esiste in casistica. Anche l’estensore del presente articolo è stato testimone di avvistamenti ufo più di una volta. Infatti, oltre un anno fa, mentre ero nei pressi della mia abitazione in Benevento vidi, di sera ed a circa un paio di metri da me, all’altezza della mia testa, una piccola sfera del tutto simile a quella segnalata ad Apice. Fu un avvistamento molto repentino che durò pochi secondi. Un altro socio assieme ad altri testimoni ne osservò una molto vicina alcuni anni fa però delle dimensioni di un pallone da calcio.
Immagine 11. La sfera di luce avvistata ad Apice e dal sottoscritto Angelo Carannante estensore del presente articolo, somigliava tantissimo a questa immortalata a Varese il 18 luglio 2010. Manco a dirlo indagato dal C.UFO.M. All’epoca si chiamava “Centro Ufologico di Benevento Mars Group Campano”.
Altri casi dell’avvistamento di questi piccoli “ufo sonda” sono documentati in casistica. Per esempio dall’archivio fornitissimo del C.UFO.M. abbiamo tirato fuori questa foto del 18.7.2010 scattata a Varese dove si vede una di queste piccole sfere di luce. Addirittura, proprio a testimonianza della veridicità dell’avvistamento, i nostri analisti riuscirono a pescare (è proprio il caso di dirlo) un riflesso nell’acqua come vedete dalle seguenti immagini. Qualcuno le chiama sfere di luce, altri sonde aliene.
Immagine 12. Il riflesso nell’acqua della sfera di luce di Varese del 18 luglio 2010.
Altri particolari.
Immagine 13. La sfera di luce fotografata a Varese il 18 luglio 2010. Caso C.UFO.M.
Siamo stati sul posto, alcuni giorni dopo i fatti, con una nostra squadra di indagine chiamati proprio dai testimoni. Abbiamo intervistato questi ultimi, fotografato i luoghi dei fatti ed effettuato alcuni rilievi. Purtroppo, non essendo il giardino dove svolazzava la sfera di proprietà dei tre protagonisti, non abbiamo potuto addentrarci per effettuare rilievi strumentali. Un vero peccato. Un altro problema è che, volendo i testimoni restare anonimi, non abbiamo nemmeno potuto cercare di avvicinare i proprietari del giardino stesso. Abbiamo voluto tutelare al massimo la loro privacy. Il caso, ancorchè privo di immagini, è certamente molto importante per la grande quantità di riscontri in zona e per l’assoluta affidabilità dei 3 testimoni dei fatti. Mentre l’avvistamento dell’ufo “madre” potrebbe costituire nei limiti un normale avvistamento, invece quello della piccola sfera che svolazzava nel giardino costituisce certamente un grosso evento ufologico. La cosa, a ben vedere, investe di nuova luce l’avvistamento dell’ufo ovoidale sulla collina, in quanto nulla esclude che la sfera sia stata rilasciata “in perlustrazione”. Insomma una piccola sonda.
Immagine 14. Altro avvistamento ad Apice di Marzo 2011. Solita sfera? Ovviamente con la luce del giorno apapre di consistenza metallica. Un classico per gli ufo.
Altro elemento che colpisce è quello dell’assenza dei gatti della famiglia, che tutte le sere amavano fare compagnia alle persone e che “stranamente” ora erano del tutto assenti. E poi quel silenzio irreale. Tutti elementi riconducibili ad attività ufologiche nella zona. Forse un effetto delle onde elettromagnetiche emesse dagli ufo che influiscono sul cervello degli animali? Oppure più semplicemente puro terrore di quest’ultimi? I testimoni ci hanno raccontato che quella sera la linea internet non funzionava per nulla. Ma questo fatto non può essere sicuramente attribuibile alla presenza degli ufo in quanto è capitato anche altre volte. Altra conferma che la zona è preferita dagli ufo, viene da un avvistamento diretto di una testimone del 29 luglio 2014. Infatti, la stessa ha raccontato che una trentina di anni or sono, guardando verso sud vide una luce multicolore pulsante ferma che emetteva una sorta di rumore. Anche in questo caso era di notte, l’ufo era molto basso a circa 7 metri dal suolo ed anche in tale occasione c’erano 3 testimoni. Anche allora il fenomeno fu osservato attraverso la finestra: quante similitudini con l’avvistamento odierno. Sempre nella stessa zona, nel 2013 e più a nord, un testimone da casa sua (che dista circa 50 metri dal convento di Sant’Antonio), insieme al nipote, notava una luce molto forte a semicerchio da cui fuoriuscì un raggio luminoso bianco diretto verso il cielo.
Perchè tanti avvistamenti in quell’area? Conclusioni.
Immagine 15. La squadra di indagine all’opera ad Apice qualche giorno dopo l’avvistamento. Da sinistra il giovane studente universitario Pompeo De Franco, Angelo Carannante ed a destra l’altro socio Vitulano Giuseppe.
Negli ultimi mesi si sta insistentemente parlando dello sfruttamento di molte zone del Sannio per ricavarne gas e petrolio, tanto che se ne sta interessando attivamente la regione Campania. E tra i paesi interessati vi sono proprio quelli citati: Apice, San Nicola Manfredi e gli altri limitrofi. E’ infatti proprio il gas, sprigionato anche dal petrolio, una delle spiegazioni della formazione di quegli “oggetti” che avvistiamo e che noi chiamiamo “ufo”. Per alcuni scienziati come l’astrofisico Donald Menzel, alcuni ufo sarebbero solo delle manifestazioni di fenomeni della natura che, allo stato delle ricerche scientifiche, comprendiamo più o meno bene oppure che non capiamo affatto. Fenomeni naturali in tal senso sono i fuochi fatui, le luci telluriche, gli spettri rossi, i paraseleni, i fulmini globulari ed i pareli. Qualcuno come P.F. Coleman crede che determinati tipi di ufo sono i prodotti da vere e proprie palle di fuoco che si creano per effetto della combustione di gas in vortici atmosferici. C’è chi, come Albert Budden ha teorizzato delle nubi di plasma formate dall’elettricità. Quindi, non è da escludere la responsabilità delle conformazione dei luoghi con riferimento anche al sottosuolo nella formazione di questi ufo. Ovviamente si tratta di una teoria. Gli animali sono molto più sensibili degli esseri umani alla presenza di onde di vari tipi e quindi anche a quelle elettromagnetiche, per cui il comportamento degli stessi nell’ufo file di Apice del 29 luglio 2014 potrebbe essere dovuto proprio ad effetti elettromagnetici naturali o forse prodotti proprio da ufo “intelligenti”. Non da sottacere è che, per l’effetto della riconosciuta empatia tra uomo ed animali domestici, questi ultimi risentano dello stato d’animo e quindi delle inquietudini proprio dei loro “padroni” cioè degli umani con cui vivono. Tuttavia non escludiamo affatto che ad Apice, quella sera del 29 luglio 2014, qualche essere intelligente stesse operando in quei paraggi, forse monitorando l’area o magari facendo un quzlche esperimento. Quali gli scopi? Non li conosciamo! Una cosa è certa: questo di Apice è uno dei più importanti ufo files fino ad oggi indagati dal C.UFO.M.
Vi lasciamo con un’altra suggestiva foto del luogo dell’avvistamento scattata qualche giorno prima.
Immagine 16. Qui sopra, foto dei luoghi dei fatti ufologici scattata qualche giorno prima dell’avvistamento.
DUE GRANDI RICERCATORI CHE DANNO LUSTRO AL C.UFO.M. ED ALL’UFOLOGIA ITALIANA
Ing. Ennio Piccaluga. Presidente Onorario del C.UFO.M. E’ s tato Direttore della celebre rivista su ufo e materie connesse “Area di Confine”, davvero splendida e condotta col piglio del capo. Giornalista e ricercatore di fama mondiale di Marte, e della possibilità di vita intelligente nel sistema solare ed anche oltre.E’ autore del best seller “Ossimoro Marte” con migliaia e migliaia di copie vendute in tutto il mondo. Tutt’ora è impegnato con le ricerche. E’ stato ospite della celebre trasmissione di Roberto Giacobbo “Voyager” con Margherita Hack e in varie altre trasmissioni. Spesso presente sui media. Tiene convegni e conferenze. Molto apprezzato per la sua competenza e spiccata professionalità. Una risorsa per la ricerca italiana.DIRIGE CUFOM NOTIZIARIO insieme ad Angelo Carannante
Dott. Angelo Carannante, laureato in giurisprudenza e con l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato civile e penale. Ha fondato il C.UFO.M. di cui ne è presidente da oramai 5 anni. Ha portato il C.UFO.M. grazie alla sua tenacia ed all’aiuto di validi collaboratori, a livelli internazionali. Ha scritto per varie riviste tra cui Area di Confine, XTimes, Il giornale dei Misteri e Mistero. Spesso ospite di tante televisioni nazionali tra cui RAIUNO, RAIDUE, ITALIA 1 E CANALE 5, oltrechè in radio e giornali nazionali. Assidua presenza sul web con centinaia di avvistamenti indagati. Tiene convegni e conferenze. Molto apprezzato per la sua competenza e spiccata professionalità. Una risorsa per la ricerca italiana. Dirige CUFOM NOTIZIARIO insieme ad Ennio Piccaluga.
Vienili a vedere al Convegno di Pomezia di domenica 29 marzo 2015. Ospiti altri importanti ufologi e le televisioni.
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