CUFOM. VIDEO MARTE. MA COSA DIAVOLO E’? SEMBRANO DEI TENTACOLI! 
Articolo del dr. Angelo Carannante Presidente C.UFO.M. – Qualcuno non è d’accordo, ma per noi l’immagine di Curiosity è davvero molto strana. C’è qualche sito che etichetta, acriticamente, l’anomalia come pareidolia, senza avere uno straccio di prova sicura di quanto afferma. Nemmeno il beneficio del dubbio. E questi siti, molti dei quali si autoproclamano “seri”, adotterebbero un metodo scientifico? Ho i miei seri dubbi! Ma, passiamo a questa strana ennesima “cosa” notata in una foto del Pianeta Rosso.
CUFOM. VIDEO MARTE. MA COSA DIAVOLO E’? SEMBRANO DEI TENTACOLI!
Nella descrizione del video si legge che “sembra di vedere proprio un granchio”. Ma che c’è di male se noi (parlerò, in questo articolo, al plurale per esternare il comune sentire di molti di noi del C.UFO.M., con qualche voce dissenziente…ovvio che ve ne siano) vediamo un granchio? Ma anche un qualcosa diverso da un granchio. Davvero non capiamo. Chi può escludere certamente che si tratta magari di un fossile, visto che su Marte un tempo c’erano, molti lo ritengono certo, dei veri e propri oceani d’acqua e anche fiumi? In poche parole un ambiente adatto alla vita. Quelli del SETI, ma guarda un po’ chi si risente, ovviamente non sono d’accordo nemmeno nel fare ipotesi. Un atteggiamento del genere lo riteniamo quantomeno sospetto. Negare decisamente e non lasciare spazio ad alcuna possibilità “alternativa” è sintomo di dogmaticità: altro che scienza! Seth Shostak, astronomo e direttore del SETI, se n’è uscito con la solita tiritera. Immagini del genere sono particolarmente ricorrenti, ha dichiarato all’Huffington Post americano, e tutti sono convinti di aver scoperto qualcosa che sul Pianeta Rosso non dovrebbe esserci. Quest’ultima affermazione davvero non la capiamo.
Qui, immediatamente sopra, la foto originale. Per vederla “live”, cliccate sul seguente link che vi porterà sul sito dell’Ente Spaziale Statunitense: NASA.
Perchè su Marte cose del genere non dovrebbero esserci? Strano, detto da uno scienziato poi! In fondo fino a pochi anni or sono , attenzione dico “anni”, sempre per questo unidirezionale mondo accademico, Marte era arido ed erano tutti pronti, questi professoroni, a giocarsi una mano. Poi come se nulla fosse, hanno dichiarato candidamente che c’è acqua, nevica, ci sono nuvole, di tutto e di più. Scusate signori “superiori”: per caso qualcuno di voi aveva ipotizzato tutto ciò? Non ci risulta o forse c’era solo qualche mosca bianca. Guai a mettersi contro il comune “sapere”. Diventi Giordano Bruno! Il commento su youtube prosegue poi con la descrizione del fenomeno della pareidolia.
Infine, troviamo la presente chicca:”Il team che guida Curiosity è andato in fibrillazione per ben altro. All’inizio di luglio (siamo nel 2015), infatti, il rover (Curiosity) aveva rinvenuto una roccia diversa da quanto fino ad allora trovato. La Nasa, infatti, aveva riferito si trattava di una “roccia con livelli elevati di silice, una roccia che comunemente si trova sulla Terra. “Alti livelli di silice nella roccia potrebbero indicare le condizioni ideali per la conservazione di materiale organico antico (granchio?)“, Il rover ha iniziato a trapanare e raccogliere materiale per analizzarlo”. Quindi cari amici “negazionisti” ad ogni costo, fateci un favore: toglietevi questi maledetti paraocchi e sbarrate le pupille. Su Marte probabilmente c’è molto di più di quanto credete. Non solo rocce! In alto il video in collegamento con il canale youtube “Orsobyanco”, criticato dai soliti scettici solo per aver osato postare quest’eresia. Mamma mia,, il medioevo è qui! Non si possono nemmeno fare ipotesi! Intanto Piccaluga già nel 2007 era stato visto come uno stregone per aver osato ipotizzato, assieme ad altri pochi coraggiosi, la presenza di acqua, salata, sul Pianeta Rosso. Ecco il link che prova questa affermazione. Cliccateci sopra e stropicciatevi gli occhi:
Acqua salata su Marte; Piccaluga lo aveva già detto nel 2007.Le prove!
Intanto, dopo Ossimoro Marte è in arrivo un altro capolavoro, tra pochi giorni nelle edicole:
CUFOM. IN ARRIVO…RITORNO SU LAHMU. MARTE…MISTERI…DI ENNIO PICCALUGA!
Ricordiamo ai nostri appassionati che nel prossimo periodo sarà pubblicato il nuovo libro di Ennio Piccaluga intitolato “Ritorno su Lahmu”. Solo una piccola precisazione. La copertina che vediamo qui in alto, non è quella definitiva, ma lo dovrebbe essere al 90%. Per chi volesse prenotare si può rivolgere all’ing. Ennio Piccaluga scrivendo al seguente indirizzo: piccalugaennio@gmail.com. Ricordiamo che l’introduzione del libro molto intrigante e corposa è del nostro Presidente Angelo Carannante e vi sarà il contributo del professore universitario Emilio Spedicato. Quindi opera di altissimo livello e intrigante, con immagini mozzafiato. Avrà un formato di un volume da biblioteca e sarà vostro a modico prezzo. Sul pianeta Marte non c’è vita? E chi l’ha detto? Avrete delle sorprese straordinarie. Le prove definitive di vita sul Pianeta Rosso? Non ci sbilanciamo…toccherete con mano una realtà sconvolgente!
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Qui, nella foto a sinistra il dr. Angelo Carannante, Presidente del C.UFO.M. alias Centro Ufologico Mediterraneo, molto spesso in TV nazionali e sui media. E’ stato su Rai Uno, Rai Due, Italia 1 a Mistero più di una volta, Canale 5 ed altre tv e radio. Ha scritto per varie riviste a tema ufo come Area di Confine, Mistero, XTime, Il Giornale dei Misteri. Del Notiziario gratuito ufficiale del Centro Ufologico Mediterraneo chiamato C.UFO.M. Magazine, insieme all’ing. Ennio Piccaluga, è il principale artefice.
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Qui a sinistra l’ing. Ennio Piccaluga anche lui molto conosciuto in ambito nazionale. Famosa la sua partecipazione a Voyager insieme a Margherita Hack. Autore del best seller “Ossimoro Marte”, di cui si sono vendute migliaia di copie ed ancora disponibile, che ha rivelato sconvolgenti realtà del suolo di Marte con artefatti inquietanti. E’ stato direttore della celebre rivista “Are di Confine” a tema ufo, probabilmente la migliore della storia in Italia del suo genere. Davvero splendida.
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“L’opinione” dei nostri due big: a destra il dr. Angelo Carannante ed a sinistra l’ing. Ennio Piccaluga.
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