CUFOM. Oopart in Siberia. Il Disco Volante. Di Angelo Carannante nostro presidente.
Leggetevi prima il seguente articolo sempre su questo sito: Oopart ritrovato in Siberia.
Il ritrovamento in Siberia dell’ufo a forma di disco volante, sempre che poi non si riveli una bufala perché dobbiamo mettere in conto tutte le opzioni, non deve meravigliare più di tanto, perlomeno noi addetti ai lavori. Si tratta di uno di quegli oggetti fuori tempo o ooparts, cioè oggetti che semplicemente non dovevano, per logica, essere lì, perché in quel periodo a cui si riferiscono, l’uomo non aveva potuto costruirli per mancanza di tecnologia adeguata oppure in quanto nemmeno era comparso sulla terra, perlomeno secondo la scienza ufficiale. Il reperto è stato rinvenuto da alcuni operai che erano al lavoro in una cava nella provincia di Kemerovo in Siberia. In verità i dischi erano due, ma, malauguratamente uno è stato rotto da una lama dell’escavatore.
L’aspetto che colpisce di questa storia è che il manufatto è conservato in maniera quasi perfetta e questo desta alcuni sospetti sulla sua effettiva datazione. Forse qualcuno ce l’ha ficcato sotto terra di proposito oppure hanno fatto finta di ritrovarlo? La prudenza dice che nessuna ipotesi è da escludere. Ad onor del vero, fermo restando che occorrerebbe un’analisi con l’oggetto a disposizione, l’oopart presenta alcuni segni del tempo, ma sarebbe il colmo se lo si voleva ancor meglio conservato. Il disco volante ha discrete dimensioni, essendo il suo diametro di 1 metro e 20 centimetri, ed ha il ragguardevole peso di ben 200 chilogrammi. Perché è così pesante? Ovviamente per le dimensioni, ma anche per il materiale di cui è composto che è l’argillite, una roccia sedimentaria clastica i cui elementi costituenti scaturiscono in principal modo dall’accumularsi di frammenti litici di altre rocce alterate, trasportati normalmente da fenomeni naturali quali correnti del mare, venti, fiumi e vari altri elementi.
CUFOM. ALTRI PARTICOLARI DEL MANUFATTO “ALIENO”
CUFOM. Un aspetto che colpisce della vicenda, che già di per se stessa merita il più ampio approfondimento, è che i due dischi sono stati recuperati a ben 40 metri di profondità e ripeto, uno dei due è conservato in modo certamente sorprendente. Aggiungiamo a questo dato, il ritrovamento, come ha dichiarato Artur Presniakov il capo degli operai che per primo ha trovato gli ooparts, nello stesso sito ma a soli 25 metri nel sottosuolo, delle ossa di alcuni Mammuthus. Cosa significa questa affermazione? Semplice! Che i dischi volanti ritrovati, essendo ad una profondità maggiore farebbero presuppore una datazione risalente ad un’era addirittura anteriore a quella di tanti mammiferi di epoca preistorica, persa nella notte dei tempi e nelle nebbie che avvolgevano quasi ai primordi il nostro pianeta. Il criterio di datazione dei fossili ricordiamo, si basa sulla biostratigrafia, secondo la quale di regola, gli strati più in profondità del terreno sono più antichi di quelli superiori (principio geologico della sovrapposizione di Stenone). La geologia della zona del Grand Canyon negli U.S.A. per fare un esempio, presenta una delle sequenze di roccia tra le più complete di qualsiasi altro posto sula terra, abbracciando “un’ era” di quasi due miliardi di anni della storia della Terra. Qui, i principali strati di roccia sedimentaria nella zona del Grand Canyon National Park, tra cui anche l’argillite, sono compresi in un’età che va da duecento milioni a quasi due miliardi di anni or sono. Intanto già gli ufologi sono in fibrillazione per il ritrovamento dei dischi della Siberia, ed uno di essi, il russo Madim Cernobrov, si è allertato immediatamente per capirci di più.
ALTRI OOPARTS PRESENTI SULLA TERRA
All’inizio di queste mie considerazioni parlavo di ooparts o oggetti fuori tempo. L’elenco di questi strani ritrovamenti è lungo. Tra i casi più celebri annovero quello di Ottosdal, Transvaal occidentale, una località del Sudafrica dove agli inizi degli anni ’80 vennero ritrovate alcune sfere apparentemente artificiali per la notevole manifattura, con il piccolo particolare che il sito di rinvenimento delle stesse risale a ben 3 miliardi di anni fa: Sfere di Ottosdal . Altro ritrovamento che sembrerebbe fuori da ogni logica è quello in Romania alcuni anni fa, di un manufatto in alluminio ad alcune decine di metri di profondità e che probabilmente risaliva a 20.000 anni or sono. La stranezza dell’artefatto è che esso appare chiaramente come un qualcosa di lavorato e somigliante a dispositivi di moderni aeromobili. Inoltre la presenza di alluminio di cui è composto è molto significativa perché è difficile immaginare reperti naturali con questa percentuale elevatissima. Ecco il link del nostro sito. Manufatto di Aiud. Vi sono tanti altri ooparts, come quello di Vladivostok in Russia, dove venne ritrovato un curioso frammento metallico identificato per una ruota dentata e forse risalente a 300 milioni di anni fa.
IPOTESI SUGLI OOPARTS
Varie sono le ipotesi sugli ooparts, molti esempi dei quali gli appassionati possono trovare sul sito www.centroufologicomediterraneo.it. La prima possibilità è che spesso ci si trovi di fronte a bufale, e purtroppo tale eventualità è capitata e quindi è sempre in agguato. Si può anche ipotizzare però, che la storia del nostro pianeta non è quella che ci hanno sempre raccontato, per cui potrebbero essere esistite e poi estintesi diverse civiltà perse nei quasi 5 miliardi di anni di età della terra. Gli indizi in tal senso sono davvero tanti, andando a foraggiare la cosiddetta archeologia di confine che mette in crisi tanti concetti acquisiti del mondo scientifico e la storia ufficiale. Vi sono poi ipotesi ancora più ardite e ritengo degne della massima considerazione. Che sia stata già inventata una macchina del tempo e magari questi ooparts sono stati lasciati per dimenticanza o per altri motivi da questi ipotetici viaggiatori temporali? Oppure si tratta di reperti lasciati da alieni in visita sulla terra? Piramidi costruite decine di migliaia di anni or sono con una precisione mostruosa, città sommerse sotto decine e decine di metri di acqua come Yonaguny, disegni di strani oggetti discoidali trovati in grotte preistoriche, blocchi di pietra di decine di tonnellate intagliati in maniera perfetta e sollevati da popoli antichissimi per costruzioni megalitiche, ufo raffigurati in antichi dipinti, sculture che raffigurano astronauti e strani esseri, altrettanto antiche.Anche se si trattasse della raffigurazione non di un disco volante ma di un qualche manufatto tipo coperchio di un qualche recipiente molto grande o comunque di un oggetto avente altra funzione, resta comunque un mistero, ipotesi bufala permettendo. La materia degli antichi astronauti che si intreccia alla perfezione con gli oggetti fuori tempo o ooparts, meriterebbe ben altra attenzione da parte della scienza ufficiale piuttosto che i soliti sorrisetti di circostanza.Infine ti segnaliamo due articoli a firma del nostro Presidente Angelo Carannante sul web: Meteoweb e Diregiovani.
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