“Salve, vi invio la foto allegata per avere un vostro parere. Veniamo ai fatti. Verso le ore 04:16 di domenica 3 Novembre 2013 io e mia moglie tornavamo a casa a La Rotta (Pi) percorrendo la strada tosco-romagnola, quando in prossimità di Castel del Bosco sulla nostra destra all’altezza dei campi costeggiati da Via di Ricavo d’Arno e Via dei Girasoli, Monica ha avvistato quello che ha chiamato un “occhio” ovale di un luminoso rosso fosforescente. Non c’èrano auto davanti e dietro di noi quindi ho potuto rallentare e aiutati dalle poche luci di quell’ora ho notato anch’io, dopo qualche secondo, questa forma ora meno ovalizzata, che emanava dei bagliori rosati fluorescenti. Ha librato, muovendosi come se ruotasse su se stessa mantenendo forme ovali, direi a non più di 100 metri sopra le cascine che si trovano sul posto e quindi a circa 1 km di distanza da noi. Quindi ho abbassato il finestrino e ho chiesto a mia moglie prendere il cellulare per scattare almeno una foto. Lo strano oggetto, come accortosi di noi, si è allontanato verso i monti in direzione del paese di Santa Maria a Monte. Ad un certo punto è sembrato abbassarsi ulteriormente di quota e è scomparso a circa 4 km di distanza. Ora, io mi sono occupato di percorsi alternativi e fenomeni di questo tipo da anni, conoscendo e lavorando con molte persone tra le quali Carlos Diaz, per cui dopo aver visto la nostra foto, purtroppo di piccola risoluzione, mi sono accorto che pareva una copia in piccolo di alcune foto ormai storiche del fotografo messicano(e non solo per il guard-rail ). Per quanto mi riguarda mi sento di escludere dall’indagine, considerando anche l’ora, le rotte aeree che li non ci sono, la ferrovia troppo bassa, le varie fonti luminose che potevano esserci come il faro del Serra (che è giallo) ed altre, visto che ho controllato di giorno la piccola centrale elettrica e la schiera dei pannelli luminosi. Resterebbe da verificare attività in zone di addestramento speciali che esistono sul padule e attestazione di caduta di residui di satelliti. Vi invio quindi anche la foto su cui meglio di me potrete ottenere informazioni.Grazie per l’attenzione, un Cordiale Saluto. Stefano”.
Ufo sferico a La Rotta. Analisi
Ci chiediamo, è un ufo nel senso classico del termine? Purtroppo, anche se abbiamo una fotografia ci sorgono più dubbi che risposte. Un ufo di colore così rosso acceso, che per la verità non dà nemmeno quel senso di tridimensionalità che tante volte vediamo per una sfera sospesa, non possiamo farlo rientrare esattamente nella casistica. Non possiamo contare sul movimento che non risulterebbe irregolare. Il colore resta sempre lo stesso e dei dubbi risultano per la forma descritta tra l’ovale e quella invece circolare che si vede nella foto.Sembrerebbe che i testimoni abbiano visto un qualcosa che si muoveva nel buio, ma Dio sa quanto sia difficile fare stime al buio e per giunta con il veicolo in movimento. Quindi saremo costretti ad aiutarci con alcune considerazioni tecniche che potranno fare un po’ più di luce.
La foto è autentica ed è stata fatta con un cellulare con sistema Android. La fotocamera non è eccelsa ma solo decente ed è uno delle prime della Samsung di fascia alta. Abbiamo dovuto ruotare la foto di 90 gradi verso destra. Avevamo visto quella linea cioè il guardrail. Lo scatto è stato fatto ad un ventesimo di secondo nel mentre l’automobile era in movimento, quindi, un tempo di scatto molto basso non sufficiente al fine di consentire alla luce di entrare in maggiore quantità nel sensore ed avere una foto più chiara. Il guardraill in primo piano risulta mosso proprio perché la foto è stata scattata con un tempo di scatto non adeguato, ma che poteva andava bene al limite effettuando lo scatto da fermi. Orientativamente occorreva scattare non con un ventesimo ma con un tempo almeno superiore a un quattrocentesimo, perché i valori dipendono tutto dal tipo di fotografia che si vuole fare in quel momento. L’immagine del cerchio non sfoca perché è abbastanza lontano e probabilmente fermo. Con un po’ di tempo a disposizione ed un apparecchio che lo permette, sarebbe stato opportuno aumentare gli ISO cioè la capacità di impressionare la luce sul sensore al fine di renderlo più sensibile alla luce. Quando la luce che va ad imprimersi sul sensore è insufficiente, il rumore della foto è molto forte. Per fare una foto in movimento occorre un’ottima macchina fotografica ed un ottimo fotografo. Ai testimoni risultava spuntare dalle montagne, ma l’oggetto poteva essere coperto da qualcosa come ad esempio alberi, montagne, gallerie che nel buio non si vedevano. Bisognerebbe conoscere il punto preciso da cui è stata scattata la foto e quindi occorrerebbero le coordinate perché dalle proprietà della foto non ci risultano. L’oggetto non ha scia, per cui per la macchina fotografica risulta un punto fermo. Se fosse stato in movimento sarebbe risultata una scia perché per il tempo di scatto abbastanza lungo in termini di un ventesimo di secondo, il movimento dell’oggetto sarebbe stato abbastanza da risultare proprio una scia. Potrebbe anche essere un ufo fermo però dobbiamo sapere precisamente il punto di scatto e conoscere la zona.
CONCLUSIONI
Le conclusioni sono le seguenti. Sia beninteso che non mettiamo in dubbio la parola del testimone. Potrebbe ad esempio trattarsi della luce di un treno a di un semaforo, il fanalino di una macchina ferma o addirittura anche ad un drone fermo che ha luce di quel colore. Non è esclusa l’ipotesi ufo. Il problema è che, come abbiamo appena visto, la luce è simile a molte altre come . Non crediamo possa essere la luce di un laser.