UFO. RITROVATO UN TIPO DI MATERIALE NON PRESENTE SULLA TERRA? ALCUNI INDIZI LO PROVEREBBERO. IL MATERIALE ALIENO RITROVATO DA ROBERT LEE WHITE: UNA BUFALA? Secondo alcuni documenti del Dipartimento della Difesa Statunitense, acronimo è DoD, risalenti al quinquennio tra il 2007 ed il 2012, sarebbero stati recuperati materiali alieni, cioè di una composizione non esistente sulla terra, addirittura già testati e conservati in una struttura privata del nostro pianeta. Alcuni esperti che collaborano col SETI hanno fatto importanti affermazioni a seguito di un articolo sull’argomento pubblicato sul New York Times che ha parlato proprio di un metallo dalle caratteristiche non riscontrate in nessun altro sul nostro Pianeta.
E questo metallo, ritrovato da alcuni ufologi a seguito dell’ufo crash di un velivolo alieno, sarebbe stato affidato non ad enti governativi ma a privati anonimi (restati tali per la loro sicurezza), che nel caso di specie sono da identificarsi nella Bigelow Aerospace dell’imprenditore privato Roberto Bigelow.
UFO. RITROVATO UN TIPO DI MATERIALE NON PRESENTE SULLA TERRA? ALCUNI INDIZI LO PROVEREBBERO. IL MATERIALE ALIENO RITROVATO DA ROBERT LEE WHITE: UNA BUFALA?
Lo sostiene il giornalista James Oberg, specializzato in argomenti connessi allo spazio, aggiungendo che parte della somma di finanziamenti di 16.000.000 di sterline ricevute dal DoD, sono stati spesi da Bigelow a favore di alcuni gruppi di ufologi per studiare gli UFO e per utilizzare, prima ristrutturandoli, alcuni suoi edifici per immagazzinare e conservare in modo idoneo questo prezioso materiale. Altre fonti invece, dicono che il raro materiale è custodito in depositi segreti del Pentagono in quanto il cover up impone che la realtà aliena sulla Terra non debba essere rivelata.
Sulla vicenda, il noto ufologo Nick Pope, già alle dipendenze del Ministero della Difesa britannico, ha detto di essere d’accordo sul fatto che il metallo potrebbero essere stato preso da gruppi di ricercatori che investigano sull’attività degli extraterrestri.
UFO. IL MATERIALE ALIENO RITROVATO DA ROBERT LEE WHITE. ALCUNI DICONO CHE E’ UNA BUFALA!
Al riguardo molto interessante è il caso di un certo Robert Lee White verificatosi nel 1985, quando, insieme ad un suo amico, percorrendo in auto una strada tra Denver e Las Vegas, osservarono quelli che sembravano due (ma poteva anche essere uno solo) oggetti volanti non identificati di colore azzurro, sigariformi, che viaggiavano paralleli tra di loro.
Gli oggetti, a seguito di una sorta di esplosione, emanarono una luce arancione arrivando a toccare il terreno. Dopodiché ripresero quota e volarono via. Robert raccolse da terra uno strano oggetto a forma di un bulbo di un capello e lungo circa 20 centimetri. Dopo varie vicende l’oggetto venne analizzato dal fisico dei materiali David Lamb, il quale accertò che era simile ad un cristallo di struttura piuttosto complessa, un semiconduttore nel quale venne rinvenuta una quantità di argento pari ad una percentuale del 4,3 che viene comunemente utilizzata nelle reazioni chimiche con la funzione di catalizzatore. Sappiamo che nei superconduttori l’argento ricopre delle leghe di alluminio. A livello teorico, si pensa che questo tipo di trattamento potrebbe servire nello spazio potrebbe eliminare i campi gravitazionali specie nelle zone dove gli stessi sono molto forti. Molto importante, una vera e propria conferma della veridicità dell’oggetto ritrovato, si è avuta con la declassificazione dei documenti segreti mediante il Freedom of Information Act (FOIA): infatti, in un file è stato ritrovata la descrizione di un oggetto corrispondente e molto simile, che venne ritrovato e descritto in un rapporto del Counter Intelligence Corps. Venne denominato “Flying Saucer from Denmark”.
E’ stato ipotizzato che prendendo in esame una navicella spaziale che viaggia con questo tipo di superconduttore come struttura, potrebbe premere sullo spazio anteriore alla navicella spaziale, comprimendolo nella direzione scelta, mentre nella parte opposta, posteriore, si avrebbe l’effetto opposto di una dilatazione. In questo modo si sarebbe in grado di deformare lo spazio-tempo a seconda delle esigenze, e dilatarlo viaggiando in una dilatazione gravitazionale di spazio-tempo.
Inevitabilmente, un tale fenomeno aprirebbe scenari alla Star Trek, aggirando l’ostacolo della velocità della luce, non superabile secondo le leggi fisiche ad oggi conosciute, permettendo di percorrere spazi immensi, anche di centinaia di anni luce, in tempi accettabili ed alla portata della civiltà umana in un futuro speriamo il più vicino possibile.Stando ad alcuni siti, la vicenda di Robert Lee White è una bufala. Vi invitiamo a leggere il seguente articolo che pone, con argomenti piuttosto incisivi, seri dubbi su tutta la vicenda: “La boiata di Bob White”. Infine, ecco un video in lingua inglese:
Di seguito il servizio andato in onda nella trasmissione Agorà, su RAITRE, la mattina del 20 dicembre 2017, con il nostro Presidente dr. Angelo Carannante e l’ing. Ennio Piccaluga. In studio, oltre la presentatrice, anche l’uomo politico Antonio Di Pietro (molto scettico) ed il noto conduttore di Voyager Roberto Giacobbo (molto equilibrato). Cliccate sul seguente link: Agorà. Raitre. Cose dell’alto mondo.
Leggete attentamente ora quanto segue.
Il nostro Presidente Angelo Carannante contro tre scettici. Cosa è stata capace di combinare la RAI. Ma ad un certo punto, l’imprevisto. Per ascoltare la trasmissione cliccate sul seguente link: Non è un paese per giovani. Dibattito sugli ufo: ufo si, ufo no.
Per chi non avesse potuto assistere alla diretta oppure la volesse riascoltare, ecco il link della puntata. Anche Ennio, come Carannante, contro tre scettici: Non è un paese per giovani. Dibattito, su radio due, tra l’ing. Ennio Piccaluga e il prof. Amedeo Balbi.
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